Interventi

Nozioni importanti

Dopo la visita, una volta che il paziente viene inserito nella lista di attesa per l’intervento, sarà preparato allo stesso in strutture comodamente raggiungibili dal proprio domicilio, in regime di day hospital, nelle quali sarà sottoposto a esami del sangue, elettrocardiogramma, visita cardiologica e anestesiologica.

Una volta avuta l’approvazione all’intervento, viene inserito nelle liste degli idonei, quindi riceverà comunicazione della data dello stesso. Il ricovero è previsto il giorno prima dell’intervento dal momento che il paziente è già pronto.

Di seguito alcune nozioni importanti in relazioni al prima, durante e dopo operazione. 

VALUTAZIONE E PREPARAZIONE

Il buon esito dell’intervento chirurgico non è legato solamente all’atto operatorio.

E’ infatti fondamentale, prima della proposta chirurgica, un’attenta valutazione clinica del paziente da parte del medico di famiglia, a cui spetta il non facile compito di correggere condizioni sfavorevoli, come ad esempio un eccesso ponderale, diabete, affezioni car-diocircolatorie e vascolari.

E’ inoltre molto importante bonificare eventuali focolai di infezioni, come ascessi dentari o cistiti, che potrebbero influenzare negativamente il successo dell’impianto, nel caso poi di patologie vascolari note è necessaria una visita specialistica ed esami strumentali.

Importante è anche mantenere tonica la muscolatura dell’anca per facilitare il recupero dopo l’intervento, mediante ginnastica articolare e muscolare, mentre per evitare sovraccarico e grave dolore è opportuno usare canadesi, praticare ginnastica vascolare e, qualora il dolore sia insopportabile, utilizzare FANS sia per sedare il dolore, sia per evitare l’allattamento e l’atrofia muscolare.

PRESIDI DI CUI MUNIRSI PRIMA DEL RICOVERO

• un paio di calze elastiche antitrombo

• due bastoni canadesi

• scarpe antiscivolo con chiusura con velcro

• eventuali farmaci da Lei in uso

• dichiarazione del medico curante circa la terapia domiciliare

• biancheria intima, camicia da notte, pigiama, asciugamani, occorrente per l’igiene personale

• dichiarazione del medico curante circa la terapia domiciliare

• biancheria intima, camicia da notte, pigiama, asciugamani, occorrente per l’igiene personale

• richiesta del proprio medico curante (“si richiede il ricovero per intervento chirurgico di artroprotesi anca/ginocchio/artroscopia dx/sx “)

• fotocopia documento di identità, tessera sanitaria con codice fiscale

• documentazione clinica personale (il paziente deve portare con sé rx ed esami precedenti)

• si consiglia di non portare oggetti preziosi (denaro ecc…). In caso di necessità occorre segnalare al personale infermieristico per la presa in consegna

I RISCHI

Il paziente deve essere conscio che esistono comunque dei rischi generici e specifici attinenti l’intervento chirurgico.

Il rischio varia a seconda dell’età e delle condizioni generali e locali del paziente al momento dell’intervento.

Nello specifico, da studi diretti effettuati sul campo, la nostra struttura indica un rischio globale dello 0,4% circa.

In questa percentuale rientrano anche le infezioni e gli eventi tromboembolici, fattori che sono normalmente considerati in ogni tipo di intervento chirurgico e, quindi, non specifiche di questa tipologia di trattamento.

PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’IMPIANTO DI ARTROPROTESI ARTICOLARE

Molti pazienti hanno sentito parlare di “rigetto” dell’impianto da parte dell’organismo.

In verità, l’incompatibilità all’impianto è rarissima e può essere testata preventivamente attraverso le prove allergometriche che vengono normalmente prescritte in fase di preparazione preparazione all’intervento.

Quelle che si manifestano sono perlopiù delle infezioni periprotesiche che possono essere curate con antibiotici o con revisioni in uno o due tempi, la percentuale dettata da tale complicanza è compresa nello 0,4% anzidetto.

A questo proposito, una precisazione doverosa la merita l’igiene personale, un elemento molto importante, in quanto gran parte dei microbi potenzialmente pericolosi sono stanziali sul soggetto operato.

E’ altresì importante, alcuni giorni prima dell’intervento, curare particolarmente l’igiene con numerosi bagni, docce o disinfezioni, qualora richieste.

Nelle fasi preliminari all’intervento viene valutata la radiografia e fatta la pianificazione preoperatoria, è in questa fase che il chirurgo sceglie definitivamente la protesi, in vista anche dei risultati di esami clinici e test allergici condotti direttamente sul paziente.

Le ultime novità riguardano i materiali, gli accoppiamenti e le dimensioni della protesi, prodotti di ultima generazione, testati e sicuri, adatti a ogni utilizzo, ma soprattutto durevoli nel tempo e soggetti a minori controindicazioni.

A tale scopo, per quanto riguarda i materiali, si privilegiano titani porosi ad alta osteointegrazione.

Gli accoppiamenti più utilizzati sono le ceramiche di nuova generazione, altamente resistenti e di diametro sempre maggiore, volte a consentire un movimento più ampio ed un minor rischio di lussazione.

Le dimensioni degli steli si sono notevolmente ridotte, ciò consente un notevole risparmio osseo, a tutto vantaggio di un eventuale re-intervento negli anni successivi (20 anni-25 anni).

L’intervento viene praticato normalmente in anestesia peridurale.

E’ facoltà comunque dell’anestesista scegliere l’anestesia che più si adatta al caso

FASE POST OPERATORIA

L’intervento sarà seguito da una breve degenza in ospedale, in media 4 giorni, e successivo ricovero per altri 15 giorni presso una struttura riabilitativa a carico del S.S.N..

Nel corso della prima giornata, generalmente, il paziente fruisce della stazione eretta, oltre a esercizi di mobilizzazione attiva e passiva e a un monitoraggio delle funzioni post intervento.

E’ importante nel postoperatorio un relativo “isolamento” del soggetto per evitare infezioni, ciò significa visite rare e programmate dei parenti.

Nella stessa prima giornata si rimuovono i drenaggi e il paziente inizia la deambulazione assistita da due canadesi con carico variabile, a seconda delle indicazioni del chirurgo.

Per la ripresa del cammino é importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dai medici e terapisti riguardo il carico e l’uso di ausili.

DIMISSIONI

All’atto delle dimissioni dalla struttura ospedaliera, dopo attenta analisi da parte del medico chirurgo e dei terapisti, sarà consegnato dal chirurgo stesso un documento contenente le informazioni relative alla protesi impiantata.

Verranno inoltre rilasciati importanti consigli per una corretta riabilitazione e per una specifica fisioterapia.

Sarranno altresì indicate le cadenze di visite periodiche di controllo al fine di valutare la corretta ripresa funzionale.

Il paziente potrà, a partire da questa fase, gestire in modo più autonomo il proprio decorso post operatorio, ma sempre nel rispetto delle indicazioni ricevute.

FINALMENTE A CASA

A partire dalla dimissione il paziente gode di una maggiore autonomia funzionale, sufficiente ad assolvere i comuni atti quotidiani della vita, compresa la possibilità di deambulare e salire le scale, aiutandosi semplicemente con due bastoni canadesi.

Generalmente è previsto l’utilizzo di due canadesi per almeno 20 gg, successivamente l’abbandono di uno dei due, quello dal lato operato e, quindi, l’utilizzo di un solo appoggio dall’altro lato per i successivi 20 gg. A partire da questo periodo si può anche guidare la macchina.

Ai 40 gg, di solito, dopo la visita di controllo da eseguirsi dal chirurgo, muniti di radiografie recenti, segue l’abbandono completo dei canadesi, delle calze elastiche e della terapia anti trombo embolica e la ripresa di una vita pressochè normale (passeggiate, attività lavorativa ed attività sportiva).